\paperw5052 \margr0\margl0 \plain \fs20 \pard\tx456\tx1176\tx1896\tx2616\tx3336\tx4056\tx4776\tx5496\tx6216\tx6936\tx7656\tx8376\tx9096\tx9816\tx10536\tx11256\tx11976\ATXts192\ATXbrdr0 \f1 \fs20 Sul ôCerro de los Idolosö, il colle che sovrasta Malinalco, gli Aztechi fondarono un importante centro cerimoniale scavato nella roccia, raro esempio in Messico di architettura rupestre. \par
Il luogo venne occupato dagli Aztechi nel 1476 dopo
violente battaglie con i principati locali per la supremazia nella Valle di Toluca. Nel 1501 il sovrano Ahuitzotl fece iniziare i lavori di taglio nella roccia che vennero proseguiti dal grande \b \cf4 \ATXht511 Moctezuma II\b0 \cf0 \ATXht0 e che non e
rano ancora terminati allÆepoca della Conquista spagnola.\par
Il Tempio pi∙ importante era il ôCuauhcalliö, la ôCasa dellÆAquilaö, dedicato al Sole e destinato alla consacrazione delle confraternite militari, i ôCavalieri dellÆAquilaö e quelli del ôGiag
uaroö. LÆinterno del Tempio era di forma circolare con al centro una statua di aquila che veniva illuminata dai raggi del sole nel giorno del solstizio dÆinverno.\par
Tra i vari edifici che compongono il ôCerro de los Idolosö si trova lo ôtzincalliö, un
tempio dove venivano inceneriti i ômessaggeri del Soleö, i valorosi guerrieri morti in battaglia le cui anime si trasformavano in stelle.\par
Dopo la Conquista, a partire dal 1537, i padri Agostiniani edificarono numerose chiese e monasteri nella regio
ne, tra cui il convento di San Salvador a Malinalco, eccellente esempio dellÆarte austera di quella confraternita che spesso decorava i suoi santuari con pitture monocrome a fini didattici.\par